Erano i primi giorni dell’autunno del 1994. Reginald e Maggie Green con i loro bambini Nicholas ed Eleanor, dopo aver visitato Roma e Pompei, si stavano spostando verso Messina. Poco prima dell’uscita Serre, sull’A3, furono raggiunti da un’auto che prima li speronò e poi esplose dei colpi verso la loro auto. Reginald accelerò e riuscì a seminarli. Qualche minuto dopo gli americani si accorsero che un proiettile aveva raggiunto il figlio maggiore alla testa.
Nicholas arrivò in Sicilia ma invece di trascorrere i giorni sul lettino di una piscina si ritrovò in coma in un letto del policlinico di Messina dove morì qualche giorno dopo. I genitori decisero di donare gli organi del figlio. Oggi, altre sette persone vivono grazie a quel gesto di generosità che commosse l’opinione pubblica e favorì l’aumento delle donazioni di organi in Italia. Basti pensare che nel quarto trimestre del 1994 le donazioni si impennarono e nei successivi dieci anni sono cresciute anno dopo anno fino a triplicare.
Venerdì 11 dicembre alle 20.45, in occasione del 30° anniversario del primo trapianto di cuore a Bergamo, all’Auditorium Collegio Sant’Alessandro di Bergamo (via Garibaldi 3H), il papà di Nicholas Green ripercorrerà la decisione di donare gli organi del figlio di sette anni, scelta che cambiò la vita della sua e di tante altre famiglie. Fai click sulla foto di Nicholas per raggiungere la pagina dell’evento che permette anche di scaricare la relativa locandina.
Venerdì 13 novembre, presso Cascina Maria a Paderno d’Adda, il gruppo comunale Aido ha proposto una serata medico informativa sul tema, molto delicato, dei trapianti pediatrici con la presenza di ospiti illustri come il dottor Daniele Bonacina, medico in terapia intensiva all’Ospedale di Bergamo, e il professor Michele Colledan, direttore del dipartimento di chirurgia e trapianti del medesimo ospedale.
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UDINE. Da martedì 17 novembre nel suo petto batte un cuore “bionico”, gli è stato impiantato all’ospedale Santa Maria della Misericordia durante un intervento che si è protratto per quasi otto ore. Protagonista della vicenda un uomo di mezza età affetto da cardiopatia terminale.
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Di seguito le locandine che illustrano le iniziative messe in campo a Grassobbio da AVIS, AIDO e Parrocchia S.Alessandro che, con il patrocinio del Comune di Grassobbio, intendono sensibilizzare la popolazione alla tutela della salute e alla promozione della donazione.
(ANSA) – PADOVA, 11 NOV – A 30 anni dalla notte tra il 13 e il 14 novembre 1985, quando a Padova Vincenzo Gallucci effettuò il primo trapianto di cuore in Italia, si parla di futuro.
“Abbiamo pronto il nuovo motore per un cuore artificiale – spiega Gino Gerosa ‘autore’ nel 2007 del primo trapianto di cuore artificiale in Italia e nel 2015 del primo trapianto di cuore artificiale in un ragazzo – avremmo bisogno di circa 50 milioni di euro per finire e rendere disponibile il nuovo cuore in tre anni di lavoro”.
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