Gruppo di GRASSOBBIO

Dai 3.052 metri del pizzo Coca agli 895 del monte Ubione alpinisti, escursionisti e tanti volontari hanno voluto formulare un augurio speciale all’Aido, l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule per il 50° di fondazione. Insieme Aido e Unione bergamasca del Club alpino italiano hanno salito «50 vette per il dono della vita» nelle Orobie, con il clou tra sabato e domenica scorsi, un appuntamento al quale si sono aggregati spontaneamente, anche al di fuori dei confini della Bergamasca, altri gruppi e singole persone. Tutti con scarponi, zaini e bandiera «Noi ci siamo, Aido c’è e tu?» per i sentieri e poi in vetta, in allegria, per la foto che in queste ore, sulla pagina Facebook di Aido provinciale Bergamo sta documentando la mobilitazione.

L’impresa: Raggiunta Capanna Margherita sul Rosa. Leonio Callioni: «La donazione d’organi è una cordata sociale». Cliccare sulle immagini per leggere gli articoli di L’Eco di Bergamo di venerdì 16 e lunedì 19 luglio.

50° anniversario

50° anniversario AIDO

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di MIRCO BONACORSI
Un’impresa mai tentata prima. Portare cinque trapiantati alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Non è un sogno. Il prossimo fine settimana in cinque partiranno alla volta del Monte Rosa. E insieme a loro ci sarà un folto gruppo di guide alpine e alpinisti appassionati, decisi a far sì che tutto vada per il meglio durante l’ascesa particolarmente impegnativa.
Tra loro ci sono anche sette bergamaschi. Per leggere l’articolo cliccare sull’immagine.
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Venti pannelli fronte retro, una storia lunga mezzo secolo, per conoscere, studiare e condividere la  storia di AIDO.
“La descrizione di un attimo, i  pensieri che cambiano….” così recita la canzone  dei Tiromancino. Un po’ come in uno scatto fotografico, ogni attimo che viene immortalato sulla pellicola, è un ricordo da poter guardare per sempre.
Fare click sull’immagine per accedere alla mostra del 50° AIDO.

Una storia di passione, altruismo e coraggio

Una storia di passione, altruismo e coraggio

Le attività dell’Aido, nell’anno del 50° anniversario dalla fondazione, proseguono senza sosta grazie ai volontari dell’associazione. Fra di loro ci sono anche i trapiantati che hanno ricevuto la donazione di uno o più organi e, con grande spirito di solidarietà, hanno deciso si restituire la loro opera e il loro tempo alla realtà che ha salvato loro la vita. Cliccare sull’immagine per leggere l’articolo pubblicato su l’Eco di Bergamo.

Attività 50° AIDO

Attività 50° fondazione AIDO

l’Aido è nata nel quartiere del Monterosso, in città per opera del cavalier Giorgio Brumat, morto vent’anni fa, nel giugno 2001.
Palazzo Frizzoni ha accolto la richiesta del Consiglio provinciale e regionale dell’Associazione italiana per la donazione di organi di traslare nel Famedio (che accoglie i cittadini illustri) del Cimitero monumentale di Bergamo le spoglie del suo fondatore.

Cliccare sulle immagini per i dettagli.

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Momenti della cerimonia

Gagliardetti Aido presenti al cimitero

La cerimonia nel Famedio del cimitero monumentale

La cerimonia nel Famedio del cimitero monumentale