La Sezione Provinciale A.I.D.O. di Bergamo organizza “In vetta per il dono della vita”, una splendida manifestazione che unirà il mondo dei donatori (che lo scorso anno ha compiuto 50 anni dalla fondazione del DOB) con C.A.I. – Sezione di Bergamo. Come lo scorso anno, l’obiettivo è di sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema sempre più essenziale delle donazioni, collegandosi all’Anno Internazionale dello Sviluppo sostenibile delle Montagne.
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L’Associazione Italiana per la Donazione di Organi Tessuti e Cellule – Sezione Provinciale di Bergamo organizza la 30^ edizione della Camminaido.
Si tratta di una camminata non competitiva, di Km 18 – 15,8 – 10,8 – 7,2 aperta a tutti. Ritrovo ore 07:00 a Bergamo presso Chiesa-Oratorio del Monterosso, viale Giulio Cesare.
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Una serata emozionante per un pubblico attento e partecipe, quella tenutasi nell’auditorium delle Orsoline di Gandino, dedicata all’importanza della donazione di organi e di tessuti.
Toccanti sono state le testimonianze di Stefania Rizzo, di Gandino e di Cristina Zambonini, di Domodossola, la «ragazza dei tre cuori» perché ha vissuto per due volte il percorso del trapianto.
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“Chi salva una vita salva il mondo intero”. Gigi Zambelli, 52 anni, di Brembate un giorno si è ritrovato fra le mani un biglietto legato con un nastro azzurro, sul quale c’era scritta questa frase in tre lingue: italiano, spagnolo e russo. Ad accompagnare il messaggio c’erano anche tre conchiglie di un bianco splendente, raccolte in un sacchetto di tulle. Un dono piccolo e fragile, un tesoro inestimabile per lui, che pochi mesi prima aveva donato il midollo osseo.
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Il cardiochirurgo Amedeo Terzi, responsabile del programma Trapianti di cuore del «Papa Giovanni XXIII», traccia un bilancio dell’attività, non nascondendo che «la carenza di organi, in generale e ancora di più di cuore, è un problema estremamente pesante, non solo a Bergamo e in Lombardia, ma anche in Europa e Nord America». Per invertire la rotta, non ha dubbi, bisogna continuare a lavorare su due fronti: «Quello tecnico-scientifico, per migliorare le tecniche di prelievo e conservazione dell’organo, e quello della sensibilizzazione alla donazione.
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