Il fegato del donatore viene collegato direttamente al cuore di chi riceve l’organo. Così, con un trapianto assolutamente innovativo, una bimba di 5 anni è stata salvata all’ospedale Molinette della Città della Salute .
E’ una piccola di origine cinese che si trovava in Cina a giugno del 2021 quando le è stata diagnostica una malattia molto rara e gravissima, una patologia tumorale al fegato, l’epatoblastoma, tipica dell’età pediatrica. Allora la famiglia si trovava in Cina per il capodanno cinese ed era stata trattenuta dalle misure anti-Covid.
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A donare l’organo il 22 novembre 1972, fu Tiziano Sordelli di Brembate Sotto, un giovane di 18 anni investito da un furgone.
«Non voglio ricordare il 22 novembre – ha detto Luigi Rocca – come il giorno nel quale Tiziano perse la vita, ma quello in cui i nostri Mario e Regina – padre e madre di Tiziano – hanno regalato a un uomo e una donna, l’opportunità di vivere, custodendo dentro di loro una parte di Tiziano».
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Il 22 novembre 1972 agli allora Ospedali Riuniti di Bergamo venne effettuato il primo prelievo di rene da donatore cadavere.
La commemorazione del nobile gesto si terrà all’Asst Papa Giovanni XXIII di Bergamo nel pomeriggio di sabato 26 novembre 2022 alle 16. L’intento dell’Aido provinciale di Bergamo non è di focalizzarsi solo sul passato, ma partendo proprio dal ricordo, intende adoperarsi per educare la comunità e soprattutto le nuove generazioni, alla consapevolezza della solidarietà, al valore del dono, alla cultura della corresponsabilità.
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Luigi Gentili nell’articolo di L’Eco di Bergamo racconta di aver superato due volte la leucemia e sottolinea l’importanza del dono di midollo osseo per salvare altre vite.
Di seguito un estratto dell’articolo, che può essere letto cliccando sull’immagine a fianco.
“…il 13 marzo del 2019 è arrivato il momento del trapianto: «Non so chi sia la persona che mi ha salvato, so che è una giovane donna, ma non ho idea della sua nazionalità o professione.
Se potessi in qualche modo raggiungerla, vorrei ringraziarla, perché mi ha salvato la vita.
Il trapianto è durato tre ore, si è svolto in modo molto semplice, e ho passato quei momenti con un forte senso di gratitudine. Qualcuno è ancora convinto che la donazione del midollo comporti pratiche invasive, ma non è così. Si svolge in modo praticamente analogo a una donazione di sangue, e può salvare una vita, come è successo a me». Per questo, osserva Luigi, è così importante l’azione di associazioni come l’Admo…”
A fianco il link per visitare il sito dell’ADMO https://www.admolombardia.org/provincia/bergamo/
Per la prima volta al mondo è stato donato a scopo di trapianto un organo da una persona ultracentenaria. Il prelievo, che non ha precedenti documentati in letteratura scientifica, è stato effettuato all’Ospedale San Giovanni di Dio di Firenze la scorsa settimana su una donna deceduta a 100 anni, 10 mesi e 1 giorno: il suo fegato , con il via libera dei coordinamenti operativi del Centro regionale trapianti della Toscana e del Centro nazionale trapianti, è stato giudicato idoneo e trapiantato con successo in una persona in lista d’attesa presso l’Azienda ospedaliero-universitaria di Pisa.
Per leggere il comunicato pubblicato dal Centro Nazionale Trapianti del Ministero della Salute, cliccare sull’immagine.