Gruppo di GRASSOBBIO

Omar Oberti di 33 anni

Omar Oberti 33 anni di Casnigo

«Non sono una persona di molte parole. Poi però mi sono reso conto di quanto fosse importante diffondere la conoscenza della donazione di midollo, perciò ho iniziato ad affrontare l’argomento almeno con i parenti e gli amici. Finora nessuno di loro si è ancora iscritto all’Admo, ma non ho perso le speranze. Qualcuno forse è ancora intimorito dal sistema tradizionale di prelievo con l’ago direttamente dal midollo, un piccolo intervento chirurgico, che richiede l’anestesia e una breve permanenza in ospedale. Ma nella maggior parte dei casi ormai le donazioni avvengono per aferesi come è stato per me, in un modo non invasivo, che non richiede altro che l’impiego di mezza giornata».
Queste le parole raccolte da Sabrina Penteriani nell’articolo di L’Eco di Bergamo – dedicato all’esperienza di donazione di Omar Oberti – a cui potete accedere cliccando sull’immagine a fianco.

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2mila trapianti di fegato

2mila trapianti di fegato

«Ci tenevo a eseguire personalmente questo intervento, per chiudere un cerchio e aprirne un altro». Michele Colledan, direttore del Dipartimento insufficienza d’organo e trapianti, parla del trapianto di fegato numero 2mila eseguito all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Sabato mattina, con un’operazione durata sette ore e mezzo, una donna di 55 anni ha ricevuto l’organo da un donatore deceduto in Grecia. «È un risultato collettivo, merito non solo mio ma di tutta una squadra, a partire da Bruno Gridelli che avviò questo programma nel 1997»,ci tiene a precisare Colledan. È però, senza dubbio, anche il coronamento della sua carriera professionale, che giunge ora a una tappa decisiva.
Per leggere l’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo a cura di Benedetta Ravizza cliccare sull’immagine a fianco.

Hanno operato M.Colledan F.Cantone

Hanno operato M.Colledan F.Cantone

“Un piccolo paziente, un grande intervento. Un trapianto triplo e contemporaneo: fegato, intestino e pancreas, ricevuti da un bambino di sei anni. È successo all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo nella giornata di sabato, con una delicatissima operazione durata otto ore, dalle 7,30 alle 15,30. È il racconto di una vita che prosegue grazie al valore della donazione…”.
Questo è l’inizio dell’interessante articolo scritto da Luca Bonzanni per l’Eco di Bergamo. Cliccare sull’immagine a fianco per leggerne il contenuto.

Pedalata 50° AIDO

Pedalata 50° AIDO

PARTINICO, 3° GRANDE E AMBIZIOSO PROGETTO INTERREGIONALE DI AIDO REGIONE SICILIA E AIDO NAZIONALE, IN OCCASIONE DEL 50ESIMO DI AIDO, CHE COINVOLGE TUTTE LE AIDO DALLA LOMBARDIA ALLA SICILIA, START 1 LUGLIO 2023 DA BERGAMO CON RIENTRO A PARTINICO IL 13 LUGLIO. Michail Speciale , TESTIMONIAL AIDO SICILIA, IN BICI, IN SOLITARIA, RACCOGLIERÀ PER STRADA I CICLISTI CHE VORRANNO CONDIVIDERE CON LUI IL PERCORSO DEL SÌ CHE SALVA VITE UMANE.
Per leggere l’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo cliccare sull’immagine a fianco.

Team del progetto Phoenix

Team del progetto Phoenix

Ranica, BG – La sopravvivenza al trapianto è una sfida globale. Si calcola un tasso del 20% di fallimento del trapianto a lungo termine. Non solo, chi si sottopone al trapianto ha bisogno di assumere farmaci antirigetto per tutta la vita e questo li espone al rischio di infezioni, malattie cardiovascolari e, a un certo punto, anche tumori.
PHOENIX, grazie all’impiego della nanomedicina, si pone l’obiettivo di rivoluzionare la medicina del trapianto sviluppando una nuova forma di immunoterapia che sappia indurre tolleranza: vuol dire che il ricevente imparerà a “tollerare” l’organo come se fosse proprio, senza compromettere l’attività normale del sistema immunitario che ci difende da infezioni e tumori. L’obiettivo non è solo di migliorare la sopravvivenza del trapianto attraverso l’induzione della tolleranza, ma anche di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre le liste d’attesa, i costi per i trattamenti medici e alla fine di salvare più vite da noi e in tutto il mondo. Per accedere alla pagina dell’Istituto Mario Negri che introduce il progetto Phoenix cliccare sull’immagine.