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“Un piccolo paziente, un grande intervento. Un trapianto triplo e contemporaneo: fegato, intestino e pancreas, ricevuti da un bambino di sei anni. È successo all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo nella giornata di sabato, con una delicatissima operazione durata otto ore, dalle 7,30 alle 15,30. È il racconto di una vita che prosegue grazie al valore della donazione…”.
Questo è l’inizio dell’interessante articolo scritto da Luca Bonzanni per l’Eco di Bergamo. Cliccare sull’immagine a fianco per leggerne il contenuto.
PARTINICO, 3° GRANDE E AMBIZIOSO PROGETTO INTERREGIONALE DI AIDO REGIONE SICILIA E AIDO NAZIONALE, IN OCCASIONE DEL 50ESIMO DI AIDO, CHE COINVOLGE TUTTE LE AIDO DALLA LOMBARDIA ALLA SICILIA, START 1 LUGLIO 2023 DA BERGAMO CON RIENTRO A PARTINICO IL 13 LUGLIO. Michail Speciale , TESTIMONIAL AIDO SICILIA, IN BICI, IN SOLITARIA, RACCOGLIERÀ PER STRADA I CICLISTI CHE VORRANNO CONDIVIDERE CON LUI IL PERCORSO DEL SÌ CHE SALVA VITE UMANE.
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Ranica, BG – La sopravvivenza al trapianto è una sfida globale. Si calcola un tasso del 20% di fallimento del trapianto a lungo termine. Non solo, chi si sottopone al trapianto ha bisogno di assumere farmaci antirigetto per tutta la vita e questo li espone al rischio di infezioni, malattie cardiovascolari e, a un certo punto, anche tumori.
PHOENIX, grazie all’impiego della nanomedicina, si pone l’obiettivo di rivoluzionare la medicina del trapianto sviluppando una nuova forma di immunoterapia che sappia indurre tolleranza: vuol dire che il ricevente imparerà a “tollerare” l’organo come se fosse proprio, senza compromettere l’attività normale del sistema immunitario che ci difende da infezioni e tumori. L’obiettivo non è solo di migliorare la sopravvivenza del trapianto attraverso l’induzione della tolleranza, ma anche di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre le liste d’attesa, i costi per i trattamenti medici e alla fine di salvare più vite da noi e in tutto il mondo. Per accedere alla pagina dell’Istituto Mario Negri che introduce il progetto Phoenix cliccare sull’immagine.
Si chiama «Dono» e parla a bambini e ragazzi della bellezza, del valore del dono e della gioia di una vita che rinasce. Alla vigilia della fine dell’anno scolastico, Aido Lombardia ha scelto un approccio completamente nuovo, che sfrutta la tecnologia e la comunicazione, per educare le nuove generazioni alla solidarietà attiva, grazie alla collaborazione di svariate scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo più di 1.600 classi per oltre 33mila studenti solo in Lombardia.
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Dopo circa 36 ore dal parto il fegato della donna era andato incontro a massivi fenomeni di necrosi emorragica con irreparabili lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore. Già dalla sala operatoria è partita la corsa contro il tempo, con la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma. L’opportunità di un donatore di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Toscana è stata colta immediatamente, grazie anche al lavoro del servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record. Per i dettagli cliccare sull’immagine a fianco.