Adriano Sirtoli

Team del progetto Phoenix

Team del progetto Phoenix

Ranica, BG – La sopravvivenza al trapianto è una sfida globale. Si calcola un tasso del 20% di fallimento del trapianto a lungo termine. Non solo, chi si sottopone al trapianto ha bisogno di assumere farmaci antirigetto per tutta la vita e questo li espone al rischio di infezioni, malattie cardiovascolari e, a un certo punto, anche tumori.
PHOENIX, grazie all’impiego della nanomedicina, si pone l’obiettivo di rivoluzionare la medicina del trapianto sviluppando una nuova forma di immunoterapia che sappia indurre tolleranza: vuol dire che il ricevente imparerà a “tollerare” l’organo come se fosse proprio, senza compromettere l’attività normale del sistema immunitario che ci difende da infezioni e tumori. L’obiettivo non è solo di migliorare la sopravvivenza del trapianto attraverso l’induzione della tolleranza, ma anche di migliorare la qualità di vita dei pazienti, ridurre le liste d’attesa, i costi per i trattamenti medici e alla fine di salvare più vite da noi e in tutto il mondo. Per accedere alla pagina dell’Istituto Mario Negri che introduce il progetto Phoenix cliccare sull’immagine.

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Dono la mascotte di Aido Generation

Dono la mascotte di Aido Generation

Si chiama «Dono» e parla a bambini e ragazzi della bellezza, del valore del dono e della gioia di una vita che rinasce. Alla vigilia della fine dell’anno scolastico, Aido Lombardia ha scelto un approccio completamente nuovo, che sfrutta la tecnologia e la comunicazione, per educare le nuove generazioni alla solidarietà attiva, grazie alla collaborazione di svariate scuole di ogni ordine e grado, coinvolgendo più di 1.600 classi per oltre 33mila studenti solo in Lombardia.
Per continuare a leggere l’articolo pubblicato su L’Eco di Bergamo cliccare sull’immagine a fianco.

Resta senza fegato per 13 ore

Resta senza fegato per 13 ore

Dopo circa 36 ore dal parto il fegato della donna era andato incontro a massivi fenomeni di necrosi emorragica con irreparabili lacerazioni. Il solo modo per arrestare definitivamente l’emorragia epatica è stato la rimozione totale del fegato, con temporanea derivazione del sangue della vena porta direttamente nella vena cava inferiore. Già dalla sala operatoria è partita la corsa contro il tempo, con la richiesta super-urgente del fegato di un donatore, diramata dal Centro Regionale Trapianti Piemonte e Valle d’Aosta verso il Centro Nazionale Trapianti di Roma. L’opportunità di un donatore di gruppo sanguigno compatibile disponibile in Toscana è stata colta immediatamente, grazie anche al lavoro del servizio di Emergenza del 118 di Torino, che ha garantito l’organizzazione dei trasporti dell’équipe trapianti in tempi record. Per i dettagli cliccare sull’immagine a fianco. 

Giornata del Dono 16 aprile 2023

Giornata del Dono 16 aprile 2023

AIDO ed AVIS Grassobbio presenti con una postazione vicino al Palazzo Comunale di Grassobbio, forniranno informazioni e chiarimenti in relazione alla possibilità, per i cittadini maggiorenni, di manifestare il proprio consenso o diniego alla donazione di organi e tessuti contestualmente al rilascio della Carta d’Identità Elettronica. La legge prevede infatti di potersi esprimere, in vita, con una semplice dichiarazione, in merito alla donazione di organi e tessuti al momento del rilascio del documento. La manifestazione del consenso o diniego costituisce una facoltà e non un obbligo per il cittadino, che potrà comunque, in qualsiasi momento, cambiare idea sulla scelta fatta; sarà ritenuta valida, sempre, l’ultima dichiarazione resa in ordine di tempo, secondo le modalità previste. Sarà soprattutto l’occasione per informare e sensibilizzare la collettività sull’importanza del dono. Come possiamo rimanere indifferenti sapendo che sia per organi, tessuti e cellule, sia per il sangue, le donazioni sono drammaticamente insufficienti per rispondere al fabbisogno di salute dei cittadini. Cliccare sull’immagine per leggere i dettagli.

Equipe diretta da Michele Colledan

Equipe diretta da Michele Colledan

Dal 1997 è all’Ospedale di Bergamo, dove ha diretto, dal 1999 al 2003, l’Unità di Chirurgia generale II. Dal 2003 dirige l’Unità di Chirurgia Generale 3. E’ stato Direttore del Dipartimento di Chirurgia. Dal 2018 dirige il Dipartimento funzionale Isufficienza d’organo e trapianti.
E’ stato il primo ad eseguire con successo la tecnica di divisione del fegato di un donatore, per trapiantare due pazienti adulti. Ha inoltre eseguito per la prima volta in Italia il trapianto polmonare, quello intestinale e quello multiviscerale addominale in bambini di età inferiore ai 10 anni e trapianti combinati di polmoni e fegato in pazienti adulti.
A metà gennaio 2023 ha coordinato il gruppo che ha permesso il primo trapianto di polmone da donatore vivente, da padre a figlio, mai eseguito in Italia. Nella fattispecie si è trattato di un trapianto monolaterale cioè su un polmone solo.
L’eccezionalità di questo intervento è facilmente intuibile: quasi tutti i trapianti d’organo eseguiti in Italia (che solo nel 2022 sono stati 3887, di cui 138 al polmone) si eseguono da cadavere, che significa che gli unici elementi da preservare sono le condizioni di salute del ricevente e l’integrità dell’organo.
Cliccare sull’immagine per ascoltare alcuni brani dell’intervista a Michele Colledan realizzata da Gigi Marzullo durante la trasmissione RAI Sottovoce.

Cliccare qui per accedere all’intervista integrale su RAIPLAY.