Adriano Sirtoli

Per la prima volta in Italia è stato effettuato un trapianto di fegato da donatore a cuore fermo: l’intervento è avvenuto il 3 settembre all’ospedale Niguarda di Milano, dove l’organo è stato prelevato da una persona in arresto cardiaco ed è stata utilizzata la circolazione extracorporea Ecmo, meglio conosciuta come “macchina cuore-polmoni”, che mantiene la temperatura corporea del donatore e garantisce l’ossigenazione degli organi.
Il trapianto di fegato da donatore a cuore fermo non era mai stato effettuato prima in Italia a causa dei 20 minuti che devono passare dall’ultimo battito alla dichiarazione del decesso. In questa fase, però, «il fegato rischia di compromettersi e di non essere più utilizzabile, quindi finora sono stati trapiantati solo gli organi di pazienti deceduti per morte celebrale e con cuore ancora battente», ha spiegato Luciano De Carlis, direttore dell’équipe di Chirurgia generale e dei trapianti di Niguarda.
Si aprono allora scenari importanti, perché potrebbe aumentare del 10% il numero di organi utilizzabili. Negli Stati Uniti, dove bastano 5 minuti per dichiarare il decesso dopo l’ultimo battito, si parla di un incremento del 20-25% degli organi disponibili. Clicca sulle immagini per maggiori dettagli.

Trapianto da   donatore a cuore fermo1

Le fasi dell’intervento

A Milano trapianto di fegatoda donatore a cuore fermo - Corriere

Trapianto a cuore fermo

 

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39_Strabergamo

StraBergamo 2015

L’Aido durante la 39a StraBergamo avrà cura della ristorazione in Cittadella.
Inoltre l’Aido Provinciale sarà presente al Sentierone per fornire informazioni e per ricevere le iscrizioni da venerdì 11 settembre fino alla successiva domenica 13 settembre 2015. Veniteci a trovare.

Per i dettagli della manifestazione cliccare sull’immagine per aprire il pieghevole in formato PDF.

Questo è il link per accedere al sito ufficiale della StraBergamo.

Trapianto di polmone

Trapianto con sistema portatile

Intervento di successo su un 61enne affetto da grave fibrosi polmonare idiopatica all’ospedale di Padova, grazie al nuovo dispositivo che permette di superare gravi limiti tecnici e temporali della trapiantistica. 
Alle 00.50 di un venerdì mattina di quest’estate, un intenso turn over di clinici della Chirurgia toracica e Centro trapianto polmone di Padova diretto dal professor Federico Rea ha intrapreso le operazioni di un delicato prelievo di polmone.
È stato utilizzato il sistema portatile di preservazione polmonare OCSTM Lung per il trapianto, evitando tempi di ischemia molto lunghi per i polmoni.
Grazie a questo sistema di perfusione a caldo, i polmoni sono stati così preservati per circa 6 ore prima di essere impiantati.
Per i dettagli clicca sull’immagine a fianco.

Il Presidente AIDO Nazionale ha scritto ai Presidenti Regionale per informarli dei risultati emersi durante l’ultima riunione della Consulta Nazionale Trapianti, che si è tenuta il 22 luglio scorso.
Sono stati presentati i dati ufficiali dell’attività di donazione e trapianto del primo semestre 2015.
Purtroppo non è un quadro positivo quello che emerge: – 10% negli accertamenti di morte; – 4% di donatori utilizzati; – 4% di trapianti.

Assemblea Nazionale Annuale

Dati 1° semestre 2015

Roma, 12 settembre 2006

Lettera ai Presidenti

Per il testo della lettera e per i dati del semestre fare click sulle immagini a fianco.