Adriano Sirtoli
venerdì 08 ottobre 2021
Stasera, alle 20.30, nella sala multifunzionale di Via Zanica, è indetta dall’amministrazione comunale un’assemblea pubblica con l’obiettivo, come accenna il sindaco Manuel Bentoglio, di sviscerare il «problema della carenza dei medici di base sul nostro territorio». Questo è il link per leggere l’articolo di L’Eco di Bergamo con i relativi dettagli.
AGGIORNAMENTO giovedì 23 settembre 2021
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L’EVOLUZIONE INATTESA
Grassobbio, niente sostituto del medico Abitanti e sindaco sul piede di guerra.
Non accenna a dirimersi la questione del nuovo medico di famiglia a Grassobbio. Il 20 luglio è passato da un po’, e avrebbe dovuto essere una data spartiacque fra il medico che non c’è e il medico che c’è. Ma non sarà così. Lo spiega il sindaco Manuel Bentoglio in un comunicato alla cittadinanza: «Gli accordi di giugno con Ats erano che dal 20 luglio ci sarebbe stato presso gli ambulatori di Grassobbio un servizio di guardia medica diurna. Ciò non verrà fatto!».
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UNA PRIMA RISPOSTA POSITIVA
Un medico sostituirà il dottor Vanoncini che ha cessato il servizio in maggio grazie anche alla raccolta di firme in paese per avere il sostituto.
E’ un primo importante passo ma altro rimane da fare ed per questo che Lunedì 7 giugno alcuni rappresentanti delle associazioni Arti e Mestieri, Avis e Aido incontreranno Roberto Moretti, direttore dell’Assistenza Primaria di Ats.
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LA RICHIESTA
E’ opinione comune tra i ricercatori, gli studiosi ed i giornalisti che uno dei principali motivi per i quali la pandemia Covid-19 abbia avuto effetti così devastanti sia quello descritto di seguito:
Cosa ci sta svelando Covid-19?
La capacità dei bambini di rendere facili concetti importanti ed il rispetto degli adulti per una scelta di vita, sono narrati nei due filmati che potranno essere raggiunti cliccando sui link sotto riportati.
Dai 3.052 metri del pizzo Coca agli 895 del monte Ubione alpinisti, escursionisti e tanti volontari hanno voluto formulare un augurio speciale all’Aido, l’Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule per il 50° di fondazione. Insieme Aido e Unione bergamasca del Club alpino italiano hanno salito «50 vette per il dono della vita» nelle Orobie, con il clou tra sabato e domenica scorsi, un appuntamento al quale si sono aggregati spontaneamente, anche al di fuori dei confini della Bergamasca, altri gruppi e singole persone. Tutti con scarponi, zaini e bandiera «Noi ci siamo, Aido c’è e tu?» per i sentieri e poi in vetta, in allegria, per la foto che in queste ore, sulla pagina Facebook di Aido provinciale Bergamo sta documentando la mobilitazione.
L’impresa: Raggiunta Capanna Margherita sul Rosa. Leonio Callioni: «La donazione d’organi è una cordata sociale». Cliccare sulle immagini per leggere gli articoli di L’Eco di Bergamo di venerdì 16 e lunedì 19 luglio.
di MIRCO BONACORSI
Un’impresa mai tentata prima. Portare cinque trapiantati alla Capanna Margherita, il rifugio più alto d’Europa. Non è un sogno. Il prossimo fine settimana in cinque partiranno alla volta del Monte Rosa. E insieme a loro ci sarà un folto gruppo di guide alpine e alpinisti appassionati, decisi a far sì che tutto vada per il meglio durante l’ascesa particolarmente impegnativa.
Tra loro ci sono anche sette bergamaschi. Per leggere l’articolo cliccare sull’immagine.