Adriano Sirtoli
“Il 31 dicembre, nella sua camera presso la Casa di Riposo di Ponte San Pietro (bellissima struttura che lui stesso, quando era sindaco di questo Comune, aveva fortemente voluto ampliare) si è spento affidandosi all’abbraccio del Padre il nostro amatissimo cav. Leonida Pozzi.
Aveva 86 anni.“
“Da ruvido e concreto bergamasco, oltre che per Aido e per i trapiantati si è speso per tutti, anche per i suoi 12.000 concittadini di Ponte San Pietro, mettendo in sicurezza le scuole e fornendo servizi di carattere sociale e sanitario che prima non c’erano, ma spesso l’ha fatto in silenzio annotando su un piccolo notes i bisogni che i cittadini (spesso le cittadine più anziane) gli segnalavano per strada quando lo avvicinavano. Poche parole e tanti fatti…”
Cliccare sulla foto per leggere la notizia pubblicata sul sito nazionale di AIDO e sul link seguente per le notizie pubblicate sulla stampa locale, l’Eco di Bergamo e PrimaBergamo. Articoli stampa locale
Come da tradizione, AIDO Comunale ha distribuito alle famiglie di Grassobbio il nuovo calendario, dedicato quest’anno al 60° anniversario della fondazione dell’Oratorio S. Domenico Savio.
Ogni mese sono riportate fotografie con le relative didascalie che narrano – attraverso le attività, gli eventi, le cerimonie e soprattutto i protagonisti – la storia dell’oratorio.
Cliccando sull’immagine a fianco si accederà al calendario.
Sono disponibili i contenuti video dei QRCode presenti sul calendario sia per le copertine sia per i mesi interni. Per ciascun mese i QRCode sono due, uno nella parte alta a destra e uno nella parte inferiore a sinistra.
Ecco il link per leggere l’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo.
Di seguito il link per il video YouTube che riassume le interviste fatte – dai ragazzi della radio GoodMorning Grassobbio – ai curati protagonisti di circa 40 anni di storia dell’oratorio. Come vedrete sotto il video, cliccando su “Mostra altro”, vi è la possibilità di accedere attraverso capitoli alle singole interviste.
Curati Grassobbio1975 2013
“C’era uno stand dell’associazione in piazza Leonardo da Vinci, e ci sono passato davanti con i miei compagni di corso. Non ne sapevamo nulla, ci siamo incuriositi e abbiamo ascoltato volentieri le spiegazioni dei volontari”. Alla fine, la maggior parte dei giovani del gruppo ha scelto di sottoporsi al test di tipizzazione necessario per iscriversi al registro dei donatori». “Ho intuito subito che si trattava di una decisione importante, e questo al momento mi ha creato un po’ d’ansia. Volevo riflettere in modo responsabile, con la consapevolezza di fare una scelta da portare fino in fondo. Ci ho rimuginato sopra per un paio d’ore, intanto sono tornato a lezione. Poi mi sono ripresentato allo stand e mi sono iscritto”. Cliccare sull’immagine per leggere l’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo.
Sotto il Monte. Il grande atto d’amore di Anna Locatelli verso Claudio Brembilla. La sindrome di Berger, la dialisi già a 27 anni e, in precedenza, due trapianti da cadavere. “Il trapianto da vivente come ci hanno spiegato i medici – aggiunge – è la nuova frontiera”. I pazienti in lista di attesa per trapianto di rene In Italia, erano lo scorso anno 5.986, con tempi medi di attesa per l’intervento di 3,2 anni. Nel 2021 sono morte aspettando un organo 210 persone (il 2,4%) mentre altre 296 sono uscite dall’elenco della speranza per inidoneità clinica. Sempre lo scorso anno sono stati effettuati in Italia 1701 trapianti dei quali solo 192 da donatore vivente. Tutto questo dipende dalla carenza di donatori deceduti e quindi di organi da donatore cadavere. “Sono proprio queste cifre – chiosa Anna – a dover far riflettere. La cultura del dono e della donazione è qualcosa di straordinario e credo che si debba sempre più pensare a questa opportunità. Non è facile, ma questa un giorno diventerà la strada maestra”.
Cliccare sull’immagine per leggere l’articolo pubblicato da L’Eco di Bergamo.
Il fegato del donatore viene collegato direttamente al cuore di chi riceve l’organo. Così, con un trapianto assolutamente innovativo, una bimba di 5 anni è stata salvata all’ospedale Molinette della Città della Salute .
E’ una piccola di origine cinese che si trovava in Cina a giugno del 2021 quando le è stata diagnostica una malattia molto rara e gravissima, una patologia tumorale al fegato, l’epatoblastoma, tipica dell’età pediatrica. Allora la famiglia si trovava in Cina per il capodanno cinese ed era stata trattenuta dalle misure anti-Covid.
Cliccare sull’immagine a fianco per leggere l’articolo pubblicato da Prima Chivasso.